FENDER Jazz Bass DeLuxe  5 corde

DATI TECNICI:

Scala: 34", 21 tasti
Manico: Acero
Corpo: Ontano
Tastiera: Pau Ferro
Pick-up: Fender Noiseless, 2 dual-coils
Elettronica: Fender, attiva a 3 vie
Ponte: Fender
Costruzione: bolt-on



IMPRESSIONI:

Questo basso appartiene alla serie “DeLuxe”, che in casa Fender identifica i modelli dotati di elettronica attiva. In questo caso si tratta di un Fender Jazz 5 corde made in Mexico, dal costo tutto sommato abbordabile e dalle prestazioni decisamente interessanti. Ad un primo sguardo si può apprezzare la bontà dell’assemblaggio e della verniciatura, e anche la parte hardware trasmette una sensazione positiva.
I legni sono quelli tipici di questo strumento: corpo in ontano, manico in acero canadese e una bella tastiera in Pau Ferro (un legno simile al palissandro come risposta timbrica, più chiaro come tonalità di marrone, molto duro e quindi adatto alle tastiere).
La parte elettronica invece è composta da una coppia di pick-ups Noiseless dual-coils  ceramici (praticamente ogni p.u. è costituito da una coppia di single-coils collegati in serie) che assicura una totale silenziosità ma che, ovviamente, influisce sulla timbrica: questo basso infatti, pur avendo la pasta sonora di fondo del Jazz Bass, non suona esattamente come un classico Jazz Bass passivo con i single-coils, ma ha una sfumatura più moderna e una mediosità particolarmente accentuata (ergo, buca tremendamente bene il mix!). E’ poi presente un’ elettronica attiva che permette di intervenire sul suono con un’equalizazazione a tre vie; le regolazioni infatti sono volume, balance fra i due p.u., regolazione alti e bassi su due pot concentrici e regolazione dei medi sull’ultimo pot.
Il ponte è leggermente più massiccio rispetto a quello usato solitamente sui modelli 4 corde, ma concettualmente simile come possibilità di regolazione (intercorda leggermente più stretta: 18 mm contro i 19 mm del modello 4 corde); le meccaniche invece sono Gotoh e sembrano molto precise ed efficaci nella regolazione.
Una volta imbracciato il basso si può apprezzare il peso non eccessivo ed un bilanciamento pressoché perfetto. Il manico ha un profilo abbastanza comodo, le possibilità di accesso agli ultimi tasti è quella tipica dei bassi Fender (buona ma non certo ottimale). Una piacevole sorpresa è stato il low B: in passato avevo infatti provato molti Fender Jazz 5 corde dal low B davvero deludente, al punto di essere portato a pensare che forse fosse proprio un limite legato al progetto originale del buon Leo Fender. In realtà questo strumento smentisce decisamente questa ipotesi: il low B è potente e vigoroso, e con una definizione più che soddisfacente.
L’equalizzazione on-board è discreta, abbastanza silenziosa e permette di intervenire in modo consistente sul suono. La timbrica come dicevo prima è decisamente mediosa, ottima per chi ama il fingering, per lo slap invece si può ottenere un sound più adeguato lavorando sull’elettronica per attenuare la mediosità ed enfatizzare un po’ alti e bassi.
Unico neo, almeno nel mio esemplare, è l’impossibilità di portare l’action ad un livello veramente basso sulla corda G, a causa di un errato angolo manico/corpo che, anche azzerando l’altezza della selletta della corda G, lasciava sempre una finestra minima di 2,5 mm tra corda e tasto. Il problema comunque è stato risolto mettendo una zeppa sotto l’attaccatura del manico, cambiando così leggermente l’inclinazione; adesso l'action è molto confortevole (1,5 mm sotto la corda G).



Data recensione: 2006