FENDER Jazz Bass FMT  5 corde

DATI TECNICI:

Scala: 34" , 22 tasti
Manico: Acero (con barra di rinforzo in grafite)
Corpo: Ontano con top in acero fiammato
Tastiera: Pao Ferro (palissandro brasiliano)
Pick-up: Fender, 2 dual coils
Elettronica: Fender, attiva, 18 volt, a tre vie
Ponte: Fender (con possibilità strings thru body)
Meccaniche: Schaller de luxe



IMPRESSIONI:

Ho provato questo basso attratto dalla curiosità di vedere come suonasse questa versione più  moderna del Jazz Bass. L'estetica è sicuramente ben riuscita, richiamando il fascino dei Fender Jazz vintage con i segnatasti rettangolari in madreperla e il binding. Anche l'assenza del battipenna valorizza il bel top in acero fiammato (di spessore poco consistente però).
Dal punto di vista costruttivo i legni sono i classici utilizzati sui Jazz Bass anni '60, quindi corpo in ontano, manico in acero e tastiera in palissandro brasiliano (pau ferro). Il fissaggio del manico al corpo è assicurato da 5 viti. Il manico inoltre è rinforzato da una barra di grafite all'interno, per conferire maggiore stabilità nel tempo. La cura costruttiva è decisamente buona.
Su questo strumento sono montati dei nuovi p.u. dual-coil ceramic noiseless molto silenziosi. L'elettronica attiva prevede un volume per i p.u., un bilanciamento e le tre regolazioni per alti, medi e bassi, il tutto alimentato da due pile da 9 volt.
Dal punto di vista sonoro in effetti ci sono delle differenze rispetto ad un Jazz Bass classico, il suono è decisamente più moderno e l'elettronica permette unba buona escursione sonora. I tasti sono tutti comodamente raggiungibili.
Unica nota davvero dolente è un SI basso assai poco soddisfacente, con poco volume rispetto alle altre corde ed un suono un po' troppo impastato (almeno sull'esemplare provato). Peccato, perchè al prezzo di questo basso ci si aspetterebbe un SI che suona seriamente. Il prezzo infatti supera i 2500 euro e, su queste cifre, è possibile a mio parere trovare concorrenti decisamente più competitivi



Data recensione: 2003