LAURUS Quasar SL200 fretless 6 corde
DATI TECNICI:
Scala: 34", 24 tasti
Manico: neck-thru, 5 strati Acero/Amaranto
Corpo: Mogano kaya con camera tonale accordata
Tastiera: Resina fenolica
Pick-up: Bartolini, 1 humbucker
Elettronica: Bartolini, attiva a 3 vie
Ponte: Laurus
Meccaniche: Laurus
Capotasto: Ottone, regolabile per ogni singola corda
IMPRESSIONI:
I bassi Laurus sono costruiti dal liutaio vicentino Pierluigi Cazzola, e a mio parere sono tra i migliori bassi artigianali italiani. La filosofia di Cazzola è stata quella di lavorare su un progetto di basso che avesse una serie di caratteristiche ben precise che si traducessero in prestazioni elevatissime in termini di suono e suonabilità. Per questo motivo i bassi Laurus sono molto poco personalizzabili, per non snaturare il progetto.
La costruzione è neck-thru body, con il manico in 5 sezioni di acero e amaranto. Il profilo è asimmetrico, caratteristica che conferisce a mio parere una migliore suonabilità. Il corpo è in mogano kaya, un mogano proveniente dall’Africa, all’interno del quale è stata ricavata, nella parte superiore, una camera tonale “accordata”. La tastiera è in resina fenolica, un materiale sintetico utilizzato per migliorare il sustain ma soprattutto
assicurare una totale assenza di “note morte”. E’ possibile scegliere un top in acero figurato o in palissandro. Il ponte è di progettazione Laurus, con un interessante sistema di ancoraggio delle corde nella paletta ed un sistema di accordatura “fine” dal ponte. Il capotasto è in ottone, regolabile in altezza per ogni singola corda.
La parte elettronica è tutta Bartolini: un p.u. humbucker posizionato in prossimità del ponte ed equalizzazione attiva a tre vie. Una volta imbracciato lo strumento è possibile apprezzare immediatamente il peso contenuto e il buon bilanciamento. Il manico si presenta decisamente sottile, scorrevole e accessibile fino alle ultime posizioni della tastiera. I tasti sono molto sottili per favorire una maggiore velocità di esecuzione. Alla prova del suono si può immediatamente apprezzare il perfetto bilanciamento sonoro di tutte le corde, un low B davvero potente e iperdefinito su tutta la tastiera ed un C molto omogeneo con le altre corde, che sui registri acuti consente una notevole liricità. Il sustain è ottimo, tra i migliori che abbia mai sentito su un basso fretless.
Dal punto di vista timbrico il suono è decisamente “medioso”, caratteristica che si lega alla scelta di posizionare l’unico p.u. in prossimità del ponte. La timbrica è molto adatta agli amanti del suono fretless “alla Pastorius”; tuttavia è ovvio che mancano totalmente sonorità che si avvicinano al contrabbassistico. Da rimarcare ancora il buon funzionamento e la silenziosità dell’elettronica Bartolini.
Ottima infine la cura generale nella costruzione dello strumento, che viene venduto con una custodia di tipo semirigida molto protettiva. Unico neo è il prezzo, davvero elevato, che lo pone quasi sullo stesso piano di bassi come Fodera o Smith.
Data recensione: 2001